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![]() Tweet CORPUS IURIS CIVILIS (o Corpus iuris Iustinianeum, 528-533). Raccolta di leggi di diritto romano, compiuta per volere dell'imperatore bizantino Giustiniano (527-565) da giuristi quali Triboniano e Teofilo. L'opera, concepita già un anno dopo l'ascesa al trono dell'imperatore, continuò ad arricchirsi di materiale fino alla sua morte, in quanto trovò fonte di aggiunte e integrazioni in due direzioni: da una parte il tentativo di Giustiniano di riunificare l'impero, riportando i territori occidentali, invasi dai barbari, sotto il controllo di Costantinopoli e difendendo i confini orientali dalle incursioni di persiani, slavi e unni; e dall'altra la necessità di far fronte a una serie di contrasti interni di natura politica e religiosa. È composto da: Codex e Novellae, che raccolgono tutta la legislazione imperiale precedente; Digesta (o Pandectae), compilazione di migliaia di casi giurisprudenziali risolti dai più eminenti giuristi della storia di Roma; e le Institutiones, manuale per chi studiava il diritto. |
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